Vuelta a España 2018, Yates: “Non c’è da vergognarsi se si perde da Valverde su un arrivo simile”
Piccolo cedimento per Simon Yates nelle battute finali della diciassettesima tappa della Vuelta a España 2018. Il capitano della Mitchelton-Scott, che pure è riuscito a mantenere la Maglia Rossa a quattro tappe dall’epilogo della Grande Giro iberico, ha avuto qualche difficoltà nell’ultimo chilometro della frazione con arrivo all’Alto del Balcòn de Bizkaia, vinta da Michael Woods (EF Education First-Drapac Cannondale), nel seguire il ritmo imposto dagli spagnoli Alejandro Valverde (Movistar) ed Enric Mas (Quick-Step Floors), che hanno tagliato il traguardo otto secondi prima di lui. Il primo ha così recuperato il gap perso ieri nella cronometro di Torrelavega riportandosi ad appena 25” dal britannico.
In precedenza il 26enne di Bury aveva dato l’impressione di essere in totale controllo della situazione, con il forcing operato dal fratello gemello Adam che gli aveva permesso perfino di staccare il rivale più accreditato Nairo Quintana (Movistar): “È stata una giornata positiva, le gambe erano buone anche oggi. Adam ha tenuto quasi fino alla fine e anche Jack Haig si è sobbarcato un gran lavoro. Ho perso qualche secondo nello sprint finale, ma non c’è da vergognarsi se si paga qualcosa nei confronti di uno come Valverde in un arrivo del genere. Mi sentivo in forma e ho guadagnato su diversi avversari, è stata una tappa positiva”.
Anche oggi, infatti, Yates è riuscito a rosicchiare secondi preziosi ai colombiani. Oltre a Quintana ha pagato un paio di secondi anche Miguel Angel Lopez Moreno (Astana), mentre Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) ha vissuto una giornata negativa dopo l’exploit di ieri a cronometro: “Non so quanto abbia perso Quintana. Come ho già detto, soltanto Valverde e Mas hanno fatto meglio di me e hanno guadagnato, quindi nel complesso è stata una buona giornata”.
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